Ci accomuna l'impegno verso il turismo dedicato ai bambini, troppo spesso preso sotto gamba.
Da mamma di quattro bimbi, so quanto è difficile intrattenere i bimbi.
Di Renato amo la sua spontaneità, le sue mani da artigiano e la sua voglia di raccontare una storia.
Buona lettura!
Renato Priolo, proprietario dell'agriturismo I Bageta e creatore di balocchi in legno |
Dalla gestione dell’agriturismo alla creazione di un parco didattico a Baldissero d’Alba: quali sono stati gli step che ti hanno portato alla realtà aziendale di oggi?
Per me lo scambio e il confronto con gli altri è un arricchimento personale.
Ho sempre lavorato nella ricezione, fino a quando ho intrapreso la gestione dell'agriturismo di famiglia, I BAGETA a Baldissero d’Alba, una cascina di famiglia di 5 cugini che si sono ritrovati in pieno accordo nel recuperarla per darle continuità. La decisione di realizzare poi il Parco Didattico fa parte del progetto di presentazione del territorio rivolto ai bambini.
Un falegname-creatore di balocchi unici, che ricordano i giocattoli di un tempo.
È una giusta
definizione del tuo lavoro?
Sì
direi di sì, anzi dico che mi piace molto la definizione falegname –creatore in
quanto è il creare nuovi giochi la parte che più mi appassiona.
Avrei solo una
precisazione da fare; molti quando sentono il termine “giochi di legno”
esclamano:
«…
Aaaah! i giochi di una volta!»
Io
li correggo con:
«…
i giochi di sempre! »
Perché
sono sempre esistiti, ma ora stanno fortunatamente tornando di moda.
Da cosa nasce
la tua passione per i balocchi in legno e a cosa ti ispiri per crearli?
In primis, dai
bambini; ho iniziato a realizzare dei balocchi semplici per intrattenere i
bambini che soggiornavano presso l'agriturismo.
Poi, stimolato dal loro interesse e il loro gradimento , sono ritornato bambino con loro, ho riscoperto la soddisfazione “nell'inventare qualcosa”.
Poi di sicuro dal territorio: questa è la mia terra, quella che ovunque guardi ti racconta i giorni trascorsi, quella che ti da pace perché ti ha visto crescere.
Poi, stimolato dal loro interesse e il loro gradimento , sono ritornato bambino con loro, ho riscoperto la soddisfazione “nell'inventare qualcosa”.
Poi di sicuro dal territorio: questa è la mia terra, quella che ovunque guardi ti racconta i giorni trascorsi, quella che ti da pace perché ti ha visto crescere.
Come è nato il Progetto “Le Cantine dei bambini” e quali obiettivi si pone?
L’età media dei visitatori del nostro territorio si è
notevolmente abbassata, ed è per questo che è ormai consuetudine vedere delle
famiglie in visita sulle nostre colline.
Ma la visita in cantina con degustazione a volte alle famiglie è preclusa perché i piccoli si stufano facilmente.
Ma la visita in cantina con degustazione a volte alle famiglie è preclusa perché i piccoli si stufano facilmente.
Lo scorso anno ho avuto la possibilità di presentare i mie balocchi alle famiglie durante l'Alba Truffle Bimbi, in occasione della Fiera Internazionale del Tartufo bianco d'Alba.
Visto il successo, ho scelto di dargli continuità con il progetto "Le Cantine dei Bambini", insieme a quattro cantine vinicole della zona, a cui sta a cuore il discorso dell'intrattenimento dei bimbi.
Conoscono
le problematiche di entrambe le “figure”, per questo con loro lo sviluppo del
progetto ha trovato spazio, hanno dotato la propria cantina di un kit di balocchi in legno con la tematica del vino per intrattenere i bambini
per il tempo necessario ai genitori di godersi la degustazione.
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